25 dicembre 1944
Anna è ancora lì, appoggiata al davanzale, e, scostando leggermente le tende porta il suo sguardo fuori. La neve scende candida e si poggia sui tetti e sugli alberi decorati: è Natale. Le persone corrono, i bambini gridano dalla felicità per i regali che riceveranno, ma lei no, ha un piccolo sorriso sulla faccia ma felice non credo che potrà essere visto che è rinchiusa qui, mentre tutti gli altri ragazzi giocano con la neve. Da fuori entrano, insieme a gelide correnti di aria che si infilano nei buchi delle finestre, voci di persone che cantano, ridono e insieme comprano regali. “Il Natale è una festa cristiana, in cui i cristiani festeggiano la nascita di Cristo, ma gli ebrei non lo festeggiano “, ha scritto Anna asciugandosi un lacrima che le è arrivata fin sul mento bagnando le sue guance rosee. Vorrei che almeno in questo giorno felice per tutte le altre persone, anche lei potesse essere felice e ridere a più non posso, ballare e cantare, ma sicuramente non sarà così.
Celeste Ferrazzi
Bene, ma manca la firma!
RispondiEliminaScusate! Sono Celeste Ferrazzi
RispondiElimina;)
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