PAGINA
di DIARIO
12-11-2014
Questa
volta l' ha fatta grossa ! Ha
esagerato! Sta volta me la paga! Non posso credere che mia madre sia
arrivata a tanto; ho sempre saputo che è curiosa di me, e vuole
sempre sapere qualsiasi cosa che mi accade fuori casa, ma addirittura
leggere il mio diario e farne delle fotocopie per non dimenticarsi
del contenuto, è pura follia! La cosa non mi meraviglia tanto, ha
provato a fare la stessa cosa anche con mia sorella, che molto
intelligentemente, ha nascosto il suo diario meglio di me. In realtà,
ho un nascondiglio perfetto, ma qualche volta lo dimentico in giro
per casa; è proprio per la mia sbadataggine che mia madre ha
scoperto della sua esistenza. Comunque mi sono accorto subito che lo
aveva letto, soprattutto dalla pagina sporca di sugo. Era il 7
novembre e, come quasi ogni mattina la sveglia suonò in ritardo.
Mentre mi preparavo lo zaino, poggiai il diario sul comodino e, in
fetta e in furia, uscii da casa e lo dimenticai lì. Quel giorno mia
madre era rimasta a casa perché aveva la febbre e, mentre puliva,
notò un nuovo quaderno sopra il comodino e curiosa cominciò a
leggerlo . Appena tornai a casa, notai mia madre molto strana, a
cominciare dal pranzo: per la prima volta mi aveva preparato il riso
alla crema di scampi per primo, e il filetto di manzo per secondo. -
Di solito mi prepara sempre piatti sconditi senza sale e con delle
vomitevoli patate lesse- e mi disse triste: <<Visto che odi la
mia cucina, da oggi comprerò solo cibi confezionati>>. Poi
comincio a farmi domande di qualsiasi genere: di calcio, di amici, di
ragazze ecc... . Sinceramente all' inizio non ci avevo fatto caso,
fino a quando, mentre rubavo le gomme nella sua borsa, trovai le
fotocopie del mio diario con le cose più importanti sottolineate con
l'
evidenziatore. Mi arrabbiai molto, ma adesso non più; sono molto
sereno dopo essermi vendicato e dopo avergli fatto una lavata di
testa. Dopo questa situazione ho imparato la lezione: bisogna
nascondere il proprio diario anche sotto il pavimento se è
necessario.
(
FATTI PURAMENTE INVENTATI )
firma
Alberto
De Paolis
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